Marta, architetta eretica dagli occhi sorridenti, percepisce lo spazio – materia prima della sua formazione – come luogo vivo, habitat di carne e pietra, in cui intessere relazioni. Polveriera la rappresenta a pieno: volumi puliti, colori chiari, voce come brezza leggera che entra dalle grandi porte luminose. Un racconto da leggere – magari durante un viaggio in treno – lasciandosi accompagnare dalla radio e dal suo palinsesto. Come piace a Marta.
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L’anno in cui nasceva Fulvio, il Bologna vinceva lo scudetto. Il suo grande rimpianto è quello di essere stato troppo piccolo per poter festeggiare. Voce gentile, passaporto correggese, ma di orgoglioso sangue montanaro, contadino maturo, la famiglia e la terra sono le ancore della sua vita. E poi c’è la relazione con la comunità: una storia appassionata che dura da tutta una vita. Sono 23 - associazioni, sindacati, cooperative, istituti scolastici – i soggetti che, lunedì pomeriggio nella Sala del Tricolore delMunicipio, insieme con il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore a Legalità e Coesione sociale Nicola Tria, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la promozione del Piano strategico Zona stazione 2020-2023, impegnandosi a realizzare co-progettazione, coinvolgimento attivo di residenti e realtà operanti sul territorio, condivisione del metodo di lavoro e delle scelte. Il Protocollo prevede la costituzione di una “cabina di regia” e l’istituzione di quattro tavoli di lavoro, composti da rappresentanti dei soggetti aderenti all’accordo, su aree tematiche che riguardano le potenzialità da sviluppare e criticità da risolvere nel quartiere. “Questa giornata rappresenta un momento importante per tutta la città e in particolare per il quartiere della zona della Stazione – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Si tratta di un’operazione che coinvolge, attraverso il dialogo e la collaborazione, tanti e diversi soggetti autenticamente rappresentativi di diverse parti della città, ciascuno dei quali è portatore di progetti e azioni già in essere nel quartiere. Con la firma di questo protocollo l’Amministrazione comunale si impegna a lavorare insieme alle 23 realtà firmatarie e a quelle che vorranno aderire più avanti, per la definizione e la messa a punto di un importante piano strategico che ridisegnerà nei prossimi tre anni quella parte di città, lavorando sulla dimensione educativa e sociale, sulla cultura, la riqualificazione urbana e la qualità dell’abitare. La dimostrazione concreta di una comunità che collabora e lavora insieme per il futuro della zona Stazione e, più in generale, per il bene comune di Reggio Emilia”. Fare cooperazione di comunità significa intercettare i bisogni delle persone e dare loro una voce con la quale potersi esprimere, ma significa anche conoscere chi hai davanti, ascoltarlo e capirlo. Ci sono problemi contingenti e pratici da trattare, ma non vogliamo dimenticare che, per avere uno sguardo proiettato al futuro e sviluppare nuove progettualità condivise bisogna partire dalle persone, dalle loro storie di vita e dai loro sogni. È da questa idea – facendo seguito al progetto Parole di Quartiere del 2018, che ha raccontato ragazzi e ragazze del territorio urbano dei quartieri Zona Stazione, Mirabello, Santa Croce attraverso uno spettacolo teatrale – che nasce Parole di Quartiere 2020, un progetto di storytelling a marchio Cooperativa Impossibile. Parole di Quartiere 2020 è una raccolta di storie, di vissuti degli abitanti dei quartieri di Zona Stazione, Mirabello, Santa Croce, un modo per raccogliere sfaccettature di personalità, racconti del passato, emozioni, tradizioni e innovazioni, che mescolandosi generano inestimabile ricchezza. Una serie di interviste viene trasformata in brevi racconti delle esperienze di vita dei cittadini, abitanti, lavoratori o passanti, che per vari motivi vivono questi quartieri. I racconti vogliono restituire il loro vissuto e narrare in che modo i luoghi che abitano sono parte della costruzione del loro / nostro futuro e del futuro della città. I racconti verranno pubblicati sul sito di Cooperativa Impossibile e rilanciati sulla nostra pagina Facebook, per dare luce e risalto al variegato panorama culturale presente nei tre quartieri, in cui si intrecciano storie sofferte, sorrisi, progetti ambiziosi, desiderio di riconoscimento e dignità alla ricerca della felicità. La Cooperativa di Comunità Impossibile da mesi ha promosso e facilitato la costituzione di un gruppo di "Antenne di Quartiere", ovvero un gruppo di comunità costituito da abitanti del quartiere stazione. Tale gruppo, in modo sistematico e continuo, è in ascolto dei bisogni e degli stimoli provenienti dal territorio e, se necessario, coinvolge attori istituzionali e altre associazioni ed enti operanti sul territorio, per far fronte alle necessità emerse. Questo luogo si propone come luogo fisico e relazionale dove cominciare a creare una comunità di prossimità, dove si cercano le persone, i servizi e i consigli. Dare e ricevere aiuto, scambiare informazioni e idee. Soprattutto per i giovani che hanno bisogno di nuovi incontri e socialità, di costruire o ricostruire la propria quotidianità Infatti, dal 22 al 26 giugno 14 bambini e ragazzi hanno partecipato gratuitamente al campo estivo promosso da Cooperativa in collaborazione con Cooperativa Accento. |
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Luglio 2022
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